TARDI
C’era una volta un bambino che non voleva nascere. Stava bene nella pancia della mamma e di venire alla luce proprio non ne voleva sapere. Infatti tagliò il suo primo traguardo oltre quindici giorni dopo il compimento del nono mese: tardi! Essendo partito svantaggiato, in ritardo si trovò ad affrontare tutte le successive tappe del suo viaggio. A scuola entrava quando la campanella era suonata già da un pezzo, ad essere interrogato era sempre l’ultimo ed anche di fronte ad una provocazione, l’ira gli scattava quando era ormai troppo tardi.
Ancora: tardi scoprì qual era la sua vera passione, la musica, e tardi incominciò a studiare seriamente, tardi si iscrisse al Conservatorio e tardi si diplomò, tardi rientrava quando usciva di sera (se non era l’ultimo del paese a rincasare, non tornava) e tardi trovò un lavoro (lo trovò poi davvero?…). Presto incominciò a scrivere canzoni, ma tardi pubblicò il suo primo disco. Insomma la vita per lui fu un continuo tentare di recuperare lo svantaggio iniziale.
Come il finale di una bellissima favola, però, un giorno accadde una cosa straordinaria: convinto che il treno della sua vita fosse ormai passato e di essere arrivato tardi all’appuntamento, che le radici dei suoi sogni non avessero più acqua con cui dissetarsi, ricevette una telefonata…
Presentazione dell’album Tardi [2010].
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